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Don Maniyangat: “Ho visto l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso”

Il sacerdote affermò che morendo vide sacerdoti e vescovi nell’inferno e in paradiso.

Un sacerdote cattolico del nord della Florida afferma che durante una esperienza di morte gli fu mostrato l’aldilà e vide sacerdoti e persino vescovi sia in paradiso che all’inferno.

Il sacerdote è padre Jose Maniyangat della chiesa di Santa Maria a Macclenny il quale afferma che l’evento si è verificato il 14 aprile 1985 – domenica della Divina Misericordia – quando era ancora nella suo Paese (India). Lo presentiamo per il nostro discernimento:

Ordinato nel 1975, padre Maniyangat ricorda che era in viaggio per celebrare la messa in missione quando la motocicletta che stava guidando – il mezzo di trasporto più comune in quel luogo – fu investita da una Jeep guidata da un uomo che guidava ubriaco.

Padre Maniyangat, che andò in America nel 1986 – prima nell’Idaho, poi in Florida – disse a Spirit Daily di essere stato portato d’urgenza in ospedale a 35 miglia di distanza (oltre 50 km!)  – e che lungo la strada “la mia anima uscì dal corpo”.

“Immediatamente – racconta il padre – ho visto il mio angelo custode. Ho anche visto il mio corpo e le persone che mi stavano portando in ospedale. Stavano piangendo e subito l’angelo mi ha detto: ‘Ti porterò in Paradiso. Il Signore vuole incontrarti.’ Ha detto che sulla strada voleva mostrarmi l’inferno e il purgatorio”.

Di colpo padre Maniyangat, vide aprirsi davanti a lui l’Inferno in una vista terribile: “Ho visto Satana e la gente combattere l’una contro l’altra, torturare e urlare. E anche il fuoco. Ho visto il fuoco. Ho visto la gente soffrire e l’angelo mi ha detto che era dovuto al peccato mortale e al fatto che non si erano pentiti. Era quello il fatto. Erano impenitenti.”

Il sacerdote dice che gli è stato detto che ci sono sette “gradi” o livelli di sofferenza all’Inferno. Coloro che hanno commesso “peccato su peccato mortale” nella vita (e che non si erano pentiti del male fatto prima di morire – ndr) soffrivano il calore più intenso. “Avevano corpi e un aspetto molto brutto, così cattivo e brutto, orribile”, dice padre Maniyangat. “Erano umani ma come mostri: spaventosi e dall’aspetto molto brutto. Ho visto persone che conoscevo ma non posso dire chi fossero. L’angelo mi ha detto che non potevo rivelarlo.”

I peccati che li hanno portati in quello stato, dice, erano trasgressioni come l’aborto, l’omosessualità, l’odio e il sacrilegio. Se si fossero pentiti, sarebbero andati in purgatorio – gli avrebbe detto l’angelo. Fu sorpreso da chi vide all’inferno. Alcuni erano sacerdoti. Alcuni erano vescovi. “Ce n’erano molti, perché avevano ingannato la gente”, afferma, ancora una volta il padre per il nostro discernimento. “Erano persone che non mi sarei mai aspettato.”

Successivamente, dopo essere stato portato via dall’angelo, il Purgatorio si aprì davanti a lui. “Anche li ci sono sette livelli”, dice, e il fuoco, ma è molto meno intenso dell’inferno e non c’è “alcun litigio o combattimento”. La sofferenza principale è causata dall’impossibilità di vedere Dio. Dice che le anime del purgatorio possono aver commesso numerosi peccati mortali ma ce l’hanno fatta in virtù del semplice pentimento – e ora hanno la gioia di sapere che un giorno saranno in Paradiso. “Ho avuto la possibilità di comunicare con le anime. Mi hanno chiesto di pregare per loro e di chiedere alla gente di pregare per loro”.

Il suo angelo, dice, era “molto bello, luminoso e bianco”, difficile da descrivere con semplici parole umane, e portò in Cielo padre Maniyangat. Fu allora che si materializzò un tunnel – come sperimentato in così tanti resoconti sulla morte.

“Il Cielo si è aperto e ho sentito la musica, gli angeli cantare e lodare Dio”, dice padre Maniyangat , “Musica meravigliosa. Non ho mai sentito musica del genere in questo mondo. Ho visto Dio faccia a faccia (la Santissima Trinità – ndr), Gesù e Maria, così luminosi e illuminanti. Gesù mi ha detto: ‘Ho bisogno di te. Voglio che torni indietro. In questo ritorno alla vita sarai uno strumento di guarigione per il Mio popolo, e camminerai in una terra straniera e parlerai una lingua straniera.’ “

Nel giro di un anno, padre Maniyangat si trovò in una terra lontana, erano gli Stati Uniti.

Il sacerdote afferma che il Signore era molto più bello di quanto qualsiasi immagine possa trasmettere. Il suo volto assomigliava a quella dell’immagine del Sacro Cuore (fatta dipingere da Santa Margherita Maria Alacoque – ndr), ma era molto più luminoso, dice padre Maniyangat, che lo descrive come “mille soli”. La Beata Madre era accanto a Gesù. Anche per quanto riguarda la Madonna, come viene rappresentata dai viventi è “solo un’ombra” in confronto alla realtà, sottolinea. Il prete dice che gli disse semplicemente di fare qualunque cosa suo Figlio avesse detto.

Il paradiso, dice, ha una bellezza, pace e felicità che sono “un milione di volte” più di qualsiasi cosa conosciamo sulla terra.

“Ho visto anche preti e vescovi”, osserva. Poi da una vaga spiegazione del Luogo in cui si è trovato: “Le nuvole erano diverse – non scure o nuvolose -, ma splendenti. Molto belle. Molto luminose. E c’erano fiumi che erano diversi da quelli che vedi qui (sulla Terra – ndr). Questa è la nostra vera casa. Non ho mai sperimentato nella mia vita quel tipo di pace e gioia.”

Padre Maniyangat affermò nel 2004 che la Beata Madre e il suo angelo gli apparivano ancora. Ella gli appariva ogni primo sabato durante la sua meditazione mattutina. La sua venuta – dice il padre – “È personale, e serve a guidarmi nel mio ministero”, la cui chiesa si trova a trenta miglia dal centro di Jacksonville.

“Le apparizioni sono private, non pubbliche. Il suo viso è lo stesso, ma un giorno appare con il Bambino, un giorno come Nostra Signora delle Grazie, o Nostra Signora dei Dolori. Altre volte appare in modi diversi. Mi ha detto che ‘il mondo è pieno di peccato’ e mi ha chiesto di digiunare, pregare e offrire la Messa per il mondo, in modo che Dio non lo punisca. Abbiamo bisogno di più preghiera. È preoccupata per il futuro del mondo a causa dell’aborto, dell’omosessualità e dell’eutanasia. ha detto che se le persone non tornano a Dio, ci saranno castighi “.

Il messaggio principale, tuttavia, è la speranza: come tanti altri, Padre Maniyangat ha visto l’aldilà come pieno di una Luce curativa, e ha riportato un po ‘di quella luce con sé. Successivamente ha iniziato un ministero di guarigione e afferma di aver visto persone guarite da tutto, dal cancro all’asma. Svolge anche servizi di guarigione dell’albero genealogico, in cui cerca di cancellare l’Oscurità proveniente dagli antenati.

Per questa sua opera d’amore e di corrispondenza ai piani Divini il diavolo l’ha molto attaccato, soprattutto prima di svolgere il suo Ministero Sacerdotale. È stato molestato dal Demonio. È stato aggredito fisicamente. Ma non è nulla ci fa sapere lui stesso, rassicurando i fedeli, rispetto alla grazia che ha ricevuto da Dio.

Padre Jose Maniyangat ha ricevuto da Dio dei poteri di guarigione e altri grandi carismi guaritrici. Cancro, AIDS, problemi cardiaci, blocchi arteriosi… Alcune persone ammalate sperimentano il “riposo dello spirito” quando arrivano da lui e sentono la pace e talvolta riportano guarigioni (sopratutto si convertono a Gesù Cristo ed entrano a far parte della sua Chiesa – ndr) che servono come un assaggio di ciò che ha lui testimonia di aver visto e sentito in Paradiso .

Dall’articolo di Michael H. Brown “Priest says that in brush with death he saw priests and bishops in hell, heaven”, dal sito Spirit Daily, rivisto, tradotto e riadattato da lucenelletenebre.

 

 

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